Medici – Dott. Massimo Lomi – Fisioterapista

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La Terapia con onde d’urto

Indicazioni terapeutiche sull’apparato muscolo-scheletrico

1) Patologie dei tessuti molli
Calcificazione e ossificazione Condrocalcinosi del gomito, dell’ anca e del ginocchio Rigidità articolare spalla/gomito/anca/gin. Miositi ossificanti Fibrotizzazione di muscoli, legamenti, fasce;

2) Tendinopatie dei tessuti molli
Tendinopatia calcifica della spalla Epicondilite laterale del gomito Tendinite trocanterica Tendinite della zampa d’oca Tendinite post-traumatica di ginocchio Tendinite del rotuleo Tendinite del tendine d’Achille Fascite plantare con sperone calcaneale;

3) Tessuti ossei
Necrosi asettica testa omero/femore Ritardi di consolidamento/pseudoartrosi Fratture da stress Algoneurodistrofia

Indicazioni Terapeutiche in altre branche

Urologia Calcolosi Renale e nella Induratio Penis Plastica. La maggior parte dei trattamenti con onde d’urto riguarda le patologie dei tessuti molli e le infiammazioni muscolo-tendinee. La terapia con onde d’urto agisce su condizioni di sofferenza che hanno cause biomeccaniche spesso distanti dalla sede di infiammazione da trattare; quindi l’efficacia della terapia non è legata solo all’efficacia del trattamento in sé, ma richiede una corretta diagnostica biomeccanica e un trattamento di rieducazione e correzione di sostegno atto a modificare anche le cause originarie della patologia per evitare il rischio che la medesima patologia si ripresenti a breve distanza. E’ quindi importante che la terapia con onde d’urto sia parte di un processo terapeutico più ampio che valuti l’aspetto patologico nell’insieme della condizione clinico-funzionale del soggetto, così che, integrata con altri interventi fisiokinesiterapici, risolva il fenomeno infiammatorio conclusivo e contestualmente, intervenga anche sulle cause originarie. Si può quindi affermare che nei casi in cui vi è una corretta indicazione clinica, l’interesse per il trattamento con la terapia ad onde d’urto si evidenzia:
– nella riduzione del ricorso al trattamento chirurgico
– nella riduzione dell’uso di farmaci
– nella relativa assenza di effetti collaterali
– nella precoce evidenza della risposta positiva
– nel numero estremamente ridotto dei trattamenti necessari.