Medici – Dr. Simone Barsotti – Reumatologo

Il Dott. Barsotti si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2009 presso l’Università degli Studi di Pisa, con votazione di 110/110 e lode; presso lo stesso Ateneo si è poi specializzato con lode in Reumatologia nel 2015. Ha collaborato con il Centro di Coordinamento Malattie Rare dell’A.O.U. Pisana e con l’Ambulatorio delle Ulcere Sclerodermiche dell’U.O. di Reumatologia. Attualmente svolge la sua attività presso la medicina interna dell’ospedale di Livorno. Ha un dottorato di ricerca in Genetica, oncologia e medicina clinica conseguito presso l’Università di Siena, durante il quale ha trascorso un periodo all’estero di sei mesi (Karolinska Institutet di Stoccolma).

Patologie trattate:
• Osteoporosi
• Artrite
• Connettivite
• Artrite reumatoide
• Artrite psoriasica
• Sclerodermia

Prestazioni:
• Visita reumatologica
• Capillaroscopia con videoregistrazione
• Ecografia muscolotendinea

Istruzione e Formazione
• Laurea in Medicina e Chirurgia presso Università degli Studi di Pisa in data 25/02/09
• Specializzazione in Reumatologia presso Università degli Studi di Pisa in data 25/05/15

Lingue parlate
• italiano

Enti e società scientifiche
• Iscritto alla Società Italiana di Reumatologia

Abilitazione
• Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCEO) n. 5277 iscritto il 03/08/2009

 

IL REUMATOLOGO

Il reumatologo è lo specialista che si occupa di patologie che interessano prevalentemente le articolazioni e il tessuto connettivo o di malattie sistemiche (che coinvolgono più organi o apparati). Sono malattie tra loro molto differenti, che possono colpire non solo le articolazioni, le ossa, i tendini, i muscoli ma talvolta anche cuore, pelle, polmone, rene, intestino, occhio, ecc.

La maggior parte di queste malattie ha una causa infiammatoria, per esempio le artriti (artrite reumatoide, artrite psoriasica, polimialgia reumatica, spondiloartriti, gotta…), le connettiviti (sclerosi sistemica, lupus eritematoso sistemico, sindrome di Sjogren…) e le vasculiti.

Altre patologie di cui il reumatologo si occupa sono secondarie alla degenerazione delle articolazioni, con danno della cartilagine, come l’artrosi e le malattie del metabolismo osseo come l’osteoporosi e la malattia di Paget.

Il reumatologo si occupare inoltre di malattie che danno dolore muscoloscheletrico diffuso come la sindrome fibromialgica.

 

QUALI SONO I SINTOMI PRINCIPALI DELLE MALATTIE REUMATICHE?

I principali sintomi legati a malattie reumatiche sono: dolore a carattere infiammatorio e gonfiore alle articolazioni, con limitazioni nei movimenti e rigidità delle articolazioni, stanchezza e febbre; in altri casi un campanello d’allarme è la comparsa del fenomeno di Raynaud, caratterizzato da vasospasmo a livello soprattutto delle mani con le mani che diventano bianche e pallide, principalmente dopo esposizione al freddo.

Il dolore infiammatorio è quel dolore che tipicamente compare a riposo e migliora con il movimento, talvolta è notturno con rigidità articolare al risveglio; può essere localizzato a livello delle grosse articolazioni (es. ginocchio, spalle, anca…), alle piccole articolazioni di mani e piedi, oppure a livello di schiena e glutei.

Per le patologie reumatiche infiammatorie spesso una diagnosi da parte del reumatologo ed una terapia precoce possono modificare l’andamento della malattia.

Malattie reumatologiche: l’importanza della diagnosi precoce

Le malattie reumatiche, note come reumatismi, colpiscono soprattutto articolazioni e ossa.
Secondo recenti stime, più di 5 milioni di italiani sono affetti da malattie reumatologiche. Si tratta di oltre 150 tipologie di patologie infiammatorie e croniche che colpiscono le articolazioni, le ossa, i muscoli e in alcuni casi anche gli organi e i tessuti, provocando dolore e progressiva difficoltà nei movimenti.

Subdole e silenziose, queste malattie danneggiano a poco a poco le articolazioni e i tessuti circostanti senza dare, in un primo momento, segni evidenti.
Grazie a diagnosi precoci, con l’utilizzo di metodologie sempre più avanzate, e a terapie mirate e tempestive oggi è possibile trattare queste malattie sin dal loro esordio, evitando così che evolvano verso forme più severe.
Possono insorgere a qualsiasi età, anche nei bambini, e in genere sono più frequenti nelle donne. Studi recenti dimostrano inoltre che queste malattie stanno aumentando all’aumentare dell’età media della popolazione.

Si manifestano poi con dolore, a cui seguono le prime difficoltà di movimento. Se non curate possono portare gradualmente a una condizione di disabilità e, nei casi più severi, può essere necessario il ricovero ospedaliero.

Le malattie reumatologiche più comuni sono:

Artrosi: malattia degenerativa in cui la cartilagine che riveste le ossa a livello delle articolazioni si assottiglia e si frammenta. Questo comporta dolore e difficoltà motorie. Le articolazioni più colpite sono: colonna vertebrale, mani, piedi, anche e ginocchia.
Artrite reumatoide: è una forma di malattia infiammatoria cronica autoimmune che coinvolge le articolazioni di mani, piedi, polsi, caviglie, ginocchia, anche, gomiti e spalle. I sintomi dolorosi rendono difficili, se non addirittura impossibili, semplici azioni quotidiane come guidare l’automobile, girare una chiave nella serratura, aprire un vasetto, salire le scale, vestirsi o lavarsi. Nelle forme non adeguatamente trattate la malattia può interessare anche altri organi ed apparati come polmoni e sistema cardiocircolatorio.
Spondilo-entesoartriti: sono un gruppo di malattie croniche caratterizzate da dorsolombalgia infiammatoria ed entesite, ovvero un’infiammazione a livello della giunzione tra tendini, legamenti e osso. In alcuni casi, compaiono in associazione ad altre patologie come la psoriasi o le malattie infiammatorie croniche intestinali.
Spondilite anchilosante: è una forma di artrite che porta a un progressivo irrigidimento della colonna vertebrale con atteggiamenti in flessione obbligata del collo e impossibilità a flettere la colonna. È generalmente più frequente nel sesso maschile.
Reumatismi extra-articolari: coinvolgono soprattutto i tendini, i legamenti, le borse sinoviali e i muscoli. La più comune e diffusa è la sindrome fibromialgica (caratterizzata da dolore diffuso, spesso grave ed invalidante).
Gotta: malattia dismetabolica causata da un’eccessiva produzione o da una scarsa eliminazione di acido urico (attraverso le urine). Nelle articolazioni si depositano cristalli di urato che causano infiammazione, gonfiore, rossore e dolore intenso, soprattutto a livello dell’alluce. Anche le mani, le caviglie, i polsi e le ginocchia possono essere interessati.
Connettiviti: insieme di malattie sistemiche autoimmuni in diversi tessuti dell’organismo, causata da una risposta anomala del sistema immunitario. Ne sono esempio il Lupus Eritematoso Sistemico, la Sclerosi Sistemica e la Sindrome di Sjogren.
Osteoporosi: è una patologia molto frequente nell’anziano, caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea associata a un deterioramento dell’osso con conseguente fragilità scheletrica. Questa si traduce in un maggiore rischio di fratture.

Come diagnosticare le malattie reumatiche:
La diagnosi di una malattia reumatologica non è semplice per via del manifestarsi tardivo della malattia e perché spesso i sintomi sono comuni ad altre patologie. E’ molto importante però che la diagnosi sia più tempestiva possibile per evitare l’evoluzione in forme più gravi e invalidanti.

Per individuare con certezza la tipologia di patologia è necessario sottoporsi a una visita specialistica reumatologica. Dopo la valutazione della storia clinica e dell’eventuale familiarità, lo specialista deciderà se effettuare ulteriori esami diagnostici.

Purtroppo non c’è modo di prevenire la predisposizione allo sviluppo delle malattie reumatiche. Ma, poiché l’insorgenza di queste patologie dipende anche da fattori modificabili, legati in particolare allo stile di vita, seguire alcune regole di prevenzione può aiutare a contrastarne la comparsa:

tenere sotto controllo il peso;
praticare attività sportiva con costanza;
smettere di fumare;
seguire una dieta sana ed equilibrata.

Prevenzione anche in casa:
Chi soffre di una malattia reumatologica dovrebbe fare attenzione a prevenire il rischio cadute, che rappresentano uno dei maggiori rischi per la salute degli over 65 e nella maggior parte dei casi sono causate da piccoli incidenti domestici. Cercare di impedire le cadute è fondamentale soprattutto in chi soffre di osteoporosi, poiché la malattia rende le ossa più fragili e quindi più soggette a frattura” aggiunge la dottoressa Bonacci che conclude con dei semplici consigli per mettere in sicurezza la propria casa, tra cui:

dotarsi di corrimano, sulle scale e nei corridoi, e di punti d’appoggio per sollevarsi, soprattutto nel bagno;
predisporre sufficiente spazio per il passaggio di eventuali carrozzine;
eliminare spigoli vivi o oggetti taglienti;
rimuovere poggiapiedi, tavoli, tappeti e tutto ciò che può essere d’ostacolo.