Prenota visita angiologica ed ecocolordoppler

L’Ecocolordoppler rappresenta uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce di molte patologie vascolari che possono portare a complicanze talvolta anche invalidanti. Basti pensare alla malattia aterosclerotica carotidea, che rappresenta una delle più frequenti cause di ictus ischemico nei paesi occidentali. Le carotidi sono i principali vasi arteriosi che trasportano il sangue al cervello. All’avanzare dell’età spesso si associa la comparsa di alcune frequenti patologie come l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito e l’ipercolesterolemia. Questi costituiscono dei fattori di rischio determinanti per la formazione di placche aterosclerotiche, che possono provocare la stenosi (restringimento) del vaso, esponendo il paziente ad un rischio di ictus proporzionale alla percentuale di restringimento, oltre alle caratteristiche morfo-strutturali della placca stessa.

Anche la malattia ipertensiva può essere, in alcuni casi, secondaria ad una stenosi di una o di entrambe le arterie renali. Con l’ecografia vascolare è possibile individuare la presenza di tali alterazioni e, in casi selezionati, porre indicazione ad un trattamento di tipo endovascolare o chirurgico.

La malattia aneurismatica dell’aorta addominale colpisce fino al 3,2% della popolazione generale, aumentando in prevalenza con l’età, ed è tre volte più frequente nel sesso maschile. L’aorta è il principale vaso arterioso che distribuisce il sangue a tutti gli organi del corpo. Essa decorre dal cuore attraverso il torace fino a raggiungere l’addome, dove si divide per fornire sangue agli arti inferiori. Un aneurisma dell’aorta addominale è una dilatazione di una porzione del tratto addominale di essa. La complicanza più temibile è la rottura. Per ragioni fisiche e strutturali, il rischio di rottura risulta essere direttamente proporzionale al suo diametro.
Va detto tuttavia che non tutti gli aneurismi hanno indicazione all’intervento al momento della diagnosi. Infatti, in relazione alle dimensioni, alla morfologia e ad altre caratteristiche dell’aneurisma, possono essere infatti programmati regolari controlli angiologici con tecniche Ecocolordoppler e fornite al paziente precise indicazioni terapeutiche e comportamentali.

In ambito periferico, dopo un attento orientamento clinico, con l’utilizzo dell’Ecocolordoppler si possono studiare le arterie e le vene degli arti superiori ed inferiori, alla ricerca di precoci stenosi arteriose ed eventuali problematiche di trombosi venosa profonda e superficiale. L’embolia polmonare rappresenta una complicanza temibile della trombosi venosa profonda e può avere esiti fatali. Dunque, ancora una volta, una diagnosi precoce risulta di fondamentale importanza.

Ancora, la diagnosi di una sindrome dello stretto toracico (TOS), condizione anatomica in cui un’arteria o una vena (più spesso entrambe) di un braccio vengono fisicamente compresse da strutture osteo-muscolari proprie del torace, può spiegare la presenza di un corteo di sintomi, spesso di non univoca interpretazione, che alcuni pazienti riferiscono alle mani ed alle braccia in alcune circostanze. Anche in questo caso risulta di fondamentale importanza una diagnosi accurata che permetta, la dove possibile, di mettere in pratica manovre correttive e, nei casi più gravi, porre indicazione all’intervento.

L’Ecocolordoppler rappresenta uno strumento fondamentale anche nello studio delle Fistole Artero-Venose (FAV) allestite chirurgicamente a scopo di dialisi. E’ noto infatti che con il passare del tempo e delle sedute emodialitiche si possa assistere alla comparsa di stenosi, di aneurismi e trombi a carico di questi delicati segmenti venosi. Diventa dunque possibile, con tecniche Ecocolordoppler specifiche, fornire precise indicazioni agli operatori chirurghi vascolari ed interventisti endovascolari per la correzione di queste alterazioni che possono compromettono la regolare esecuzione delle sedute emodialitiche.

E’ possibile prenotare visita angiologica ed ecocolodoppler con il dr Muggignat allo 050 8068201

23 Luglio Medicina estetica con la dr.ssa Rognini

La visita medico estetica rientra tra le azioni da compiere per una adeguata prevenzione delle malattie legate alla pelle. Non è dunque necessaria solo a chi presenta inestetismi cutanei, ma è consigliata a tutti coloro che desiderino prevenire future problematiche legate al sole e agli agenti atmosferici, causate da affaticamento fisico, eventi traumatici, cattive abitudini dello stile di vita.

La dr.ssa Rognini riceverà presso gli Studi Medici San Michele nel mese di luglio il giorno 23 e sarà disponibile per consulenze gratuite al fine di valutare segni e piccoli difetti, macchie o fibromi cutanei.

I trattamenti che esegue comprendono Tossina botulinica, Filler, Rinofiller, Mesoterapia enzimatica, Trattamento con Microelettrobisturi, Peeling, Blefaroplastica non chirurgica, Biorivitalizzazione con ago.

Correggendo piccoli inestetismi è possibile minimizzare un difetto, far risaltare una peculiarità positiva e migliorare così anche lo stato emotivo.

Prenotazioni telefonando allo 050 8068201.

INTOLLERANZA O ALLERGIA ALIMENTARE?

INTOLLERANZA O ALLERGIA ALIMENTARE?

Di fronte a sintomi gastrointestinali aspecifici quali

  • diarrea

  • dolore e gonfiore addominale

  • meteorismo

  • reazioni cutanee, con macchie rosse, bolle e pomfi

  • problemi alle vie respiratorie

  • orticaria

  • cattiva digestione,

  • gonfiore,

  • pesantezza o alterazioni dell’alvo

    è facile che il paziente effettui un’autodiagnosi di intolleranza alimentare e che arrivi ad auto-prescriversi o chieda al medico di poter eseguire dei test di intolleranza alimentare.

Le intolleranze alimentari fanno parte di un vasto gruppo di disturbi definiti come reazioni avverse al cibo: si parla di intolleranza alimentare, piuttosto che di allergia, quando la reazione non è provocata dal sistema immunitario.

Le intolleranze sono più comuni delle allergie. Le prime osservazioni sui disturbi legati all’ingestione di cibo sono molto antiche: già Ippocrate aveva notato gli effetti negativi dovuti all’ingestione di latte di mucca. Tuttavia, le reazioni avverse al cibo costituiscono ancora una delle aree più controverse della medicina: non sono sempre chiari i meccanismi che ne stanno alla base e c’è ancora molta incertezza sulla sintomatologia clinica.

Le reazioni avverse al cibo: classificazione

Per definire i disturbi legati all’ingestione del cibo sono stati e vengono tuttora usati molti termini. L’American Academy of Allergy Asthma and Immunology ha proposto una classificazione, largamente accettata, che utilizza il termine generico “reazione avversa al cibo”, distinguendo poi tra allergie e intolleranze: le allergie sono mediate da meccanismi immunologici; nelle intolleranze, invece, la reazione non è provocata dal sistema immunitario.
Una classificazione simile, proposta dalla European Academy of Allergology and Clinical Immunology, introduce la distinzione tra reazioni tossiche e non tossiche. Le reazioni tossiche, o da avvelenamento, sono causate dalla presenza di tossine nell’alimento e dipendono esclusivamente dalla quantità di alimento tossico che viene ingerito; un tipico esempio di reazione tossica è l’avvelenamento dovuto all’ingestione di funghi.

Le reazioni non tossiche, invece, dipendono dalla suscettibilità dell’individuo e si suddividono in allergie e intolleranze.

Le intolleranze alimentari

Esistono diverse tipologie di intolleranze alimentari. Quelle enzimatiche sono determinate dall’incapacità, per difetti congeniti, di metabolizzare alcune sostanze presenti nell’organismo. L’intolleranza enzimatica più frequente è quella al lattosio, una sostanza contenuta nel latte; la forma più comune di intolleranza al grano è la celiachia; un altro esempio di intolleranza dovuta alla carenza di un enzima è il favismo.

Le intolleranze farmacologiche si manifestano in soggetti che hanno una reattività particolare a determinate molecole presenti in alcuni cibi. In alcuni casi, infine, la reazione può essere dovuta ad alcuni additivi aggiunti agli alimenti. Non è ancora chiaro se in questo caso si tratti di intolleranza o di allergia: non ci sono prove che la reazione abbia basi immunologiche, ma le manifestazioni sono così variabili che non si può escludere la possibilità di un’interazione tra meccanismi biochimici e meccanismi mediati immunologicamente.

Sono state individuate le principali sostanze che possono provocare intolleranze farmacologiche (un gruppo di sostanze chiamate amine vasoattive e altre sostanze tra cui la caffeina e l’alcol etilico) e gli additivi che danno più frequentemente reazioni.


Sintomi e complicanze

La sintomatologia associata alle intolleranze alimentari è piuttosto variabile: generalmente si riscontrano sintomi prettamente intestinali (dolori addominali, diarrea, vomito, perdita di sangue con le feci), raramente vengono colpiti altri organi. Le allergie, invece, poiché sono scatenate da meccanismi immunologici, possono manifestarsi anche senza sintomi intestinali.

La sintomatologia legata alle intolleranze può in alcuni casi divenire cronica; le allergie possono avere anche complicanze più gravi, fino allo shock anafilattico.

L’intolleranza si manifesta con una reazione anomala a un determinato alimento che non viene digerito e provoca disturbi che, a differenza dell’allergia, possono insorgere anche molto tempo dopo l’ingestione, con malessere a livello:

  • Gastrointestinale (nausea, flatulenza, gonfiore addominale, diarrea, stipsi, colite, ritenzione idrica, iperacidità, afte).
  • Dermatologico (orticaria, acne, dermatiti).
  • Respiratorio (raffreddori, asma, difficoltà a respirare).

     

Quali sono i test per le intolleranze alimentari?

Per diagnosticare possibili intolleranze alimentari esistono diversi tipi di test che si eseguono mediante:

  • Esame del respiro (Breath Test)
  • Esami del sangue (esami sierologici).

L’esame del respiro serve per ricercare l’intolleranza al lattosio. Al paziente viene chiesto di ingerire lo zucchero del latte prima dell’esecuzione del test. Il prelievo del respiro viene fatto prima e dopo l’ingestione. L’esame ha una durata di 2 ore, durante le quali si effettuano i 6 soffi che servono all’esame.

Attraverso gli esami del sangue è possibile rilevare l’intolleranza al glutine mediante la ricerca di specifici anticorpi. Per confermare la diagnosi di celiachia, qualora gli anticorpi dosati risultino positivi, è indispensabile inoltre la biopsia del duodeno.

Attraverso gli esami del sangue è possibile ricercare anche l’intolleranza ad altri alimenti, attraverso un test specifico in grado di rilevare, in numerosi alimenti, le proteine alimentari che scatenano reazioni avverse da parte dell’organismo.

Diagnosi La diagnosi di intolleranza alimentare è una diagnosi per esclusione: è possibile solo dopo aver indagato ed escluso un’allergia alimentare. L’indagine utilizzata per accertarla consiste nell’individuare l’alimento sospetto, eliminarlo dalla dieta per 2-3 settimane e poi reintrodurlo per altre 2-3 settimane. Se i sintomi scompaiono durante il periodo in cui viene abolito l’alimento e si ripresentano nel momento in cui viene reintrodotto nella dieta si tratta di una reazione avversa al cibo. A questo punto si verifica, attraverso test diagnostici, se è coinvolto il sistema immunitario e se si tratta pertanto di un’allergia; in caso contrario il disturbo è molto probabilmente dovuto a un’intolleranza.

Il trattamento per le intolleranze alimentari, come per le allergie, consiste nell’eliminare dalla dieta o consumare in piccole quantità gli alimenti che provocano la reazione.

ALEX 2 TEST

È un prelievo di sangue che permette di verificare se si è affetti da allergie respiratorie e alimentari.

Test allergologico ALEX2 (286 estratti allergenici ed allergeni molecolari)

Prezzo agli Studi Medici San Michele: € 220
Referto pronto in 7 giorni lavorativi

* Prenota il tuo appuntamento Tel./Whatsapp n. 0508068201

Che cos’è l’Alex test?

L’Alex Test, in cui Alex è l’acronimo di Allergy Explorer, è un innovativo esame molecolare utilizzato per indagare la predisposizione a reagire a 282 allergeni. Gli allergeni sono sostanze che, nelle persone sensibilizzate, determinano allergie.

Grazie all’Alex test è possibile ottenere un il dosaggio delle (sIgE), ovvero le IgE allergene specifiche e la concentrazione delle (tIgE), ovvero le IgE totali in risposta a uno stimolo che viene percepito dall’organismo come una minaccia.

L’Alex Test offre un quadro completo per supportare decisioni terapeutiche. L’immagine completa fornita dall’Alex test, senza dover esporre l’organismo a sostanze, rappresenta un passo avanti, rispetto ad altri test pur validi come l’Isac test , nella personalizzazione delle terapie, perché consente una gestione più completa, mirata ed efficace delle allergie.

Quali sono i vantaggi dell’Alex Test?

Con l’Alex test è possibile identificare sia la fonte dell’allergia, come ad esempio un dato alimento o polline, sia gli allergeni molecolari, quindi le singole molecole che costituiscono la fonte allergenica.

A differenza dei test classici basati sugli estratti allergenici, l’approccio molecolare di Alex Test consente una comprensione più esatta dei quadri complessi di allergie, comprese le cosiddette cross-reazioni tra allergeni inalanti e alimentari.

Le cross-reazioni si verificano quando il sistema immunitario reagisce ad un allergene specifico, ma questa reazione si estende ad altre sostanze che condividono elementi simili o identici con l’allergene originario. In altre parole, se una persona è sensibile a un particolare allergene, può sviluppare una risposta immunitaria anche verso sostanze simili presenti in allergeni diversi.

Le persone con allergie al polline, ad esempio, potrebbero manifestare reazioni allergiche crociate con cereali come grano, segale o orzo, a causa della presenza di molecole simili. Per fare un altro esempio: i soggetti con sensibilità agli acari della polvere è possibile che abbiano reazioni con lumache, sia di mare che di terra, e con i crostacei.

La precisione dell’Alex test si traduce in:

  • valutazione più completa delle sensibilizzazioni specifiche di ogni paziente
  • trattamento mirato e gestione più accurata delle condizioni allergiche.

Per quali ragioni viene eseguito?

L’Alex test viene eseguito in diverse circostanze:

  • in presenza di sintomi (rinite, congiuntivite, asma, orticaria, eczema, con o senza sintomi febbrili, vomito, diarrea, dolori addominali)
  • se in famiglia ci sono casi di allergia
  • in caso di IgE totali e/o eosinofili elevati;
  • nel caso si voglia intraprendere la ITS – immunoterapia specifica (vaccinazione)
  • per fare uno screening allergologico.

Tra gli antigeni testati si possono indicare:

  • vegetali e legumi
  • frutta con guscio
  • pesci e frutti di mare
  • funghi commestibili
  • bevande quali tè verde e nero, menta, caffè
  • carne, uova, latte e derivati
  • frutta
  • semi e cereali
  • spezie e aromi
  • nuovi alimenti quali ad esempio bevanda alla mandorla, guaranà, alga wakame
  • altri alimenti come lievito di birra, zucchero di canna, agar agar.

Come si esegue Alex test?

L’esame consiste in un prelievo di sangue venoso. Non viene richiesto alcun tipo di preparazione da parte del paziente.

Tra gli esami del sangue, il test degli alimenti analizza una vasta gamma di alimenti, che possono essere responsabili di un’intolleranza alimentare. Il test è in grado di misurare gli anticorpi IgG totali prodotti dal sistema immunitario contro uno o più alimenti specifici tra numerosi alimenti testati.

Tra i vantaggi principali dell’Alex Test ci sono la possibilità di eseguirlo anche in terapia antistaminica e/o cortisonica, la sua facilità di applicazione anche nei bambini di qualsiasi età, ed il fatto che non necessita di digiuno prima di ssere effettuato con un semplice prelievo.

Inoltre, cosa da non sottovalutare affatto, si tratta di un test completo che non si limita agli allergeni alimentari, ma a diversi tipi di allergeni inclusi quelli da contatto, inalanti, e molti altri.

I passaggi chiave per prepararsi ai test allergeni alimentari

Prepararsi adeguatamente ai test allergeni alimentari è un passo fondamentale per garantire che i risultati siano accurati e affidabili.

Prima di tutto, è essenziale informare il medico o lo specialista di eventuali farmaci assunti regolarmente, poiché alcuni possono influenzare l’esito dei test. Ad esempio, gli antistaminici dovrebbero essere sospesi per un periodo di tempo consigliato dal medico prima del test, poiché possono mascherare le reazioni allergiche.

Inoltre, è importante seguire tutte le indicazioni fornite dallo specialista riguardo alla dieta da seguire nei giorni precedenti il test. Alcuni dei test allergie alimentari, come quelli di provocazione orale, richiedono infatti un periodo in cui evitare completamente l’alimento sospetto.

La comunicazione aperta con il team medico è molto importante: descrivere accuratamente i sintomi e le reazioni alimentari sperimentate in passato può aiutare a scegliere il tipo di test più adatto alle proprie necessità.

Infine, prepararsi emotivamente è altrettanto importante: affrontare i test allergologici può essere fonte di ansia per alcuni pazienti. Informarsi sulle diverse fasi del processo e cosa aspettarsi può aiutare a ridurre lo stress associato. Seguendo questi passaggi chiave, si può affrontare il percorso diagnostico con maggiore serenità e ottenere risultati precisi che saranno la base per un efficace piano di gestione delle allergie alimentari.

Tutte queste norme sulla preparazione agli esami per allergie alimentari possono essere facilmente bypassate scegliendo di sottoporsi al nostro Alex Test. Questo speciale test di allergia alimentare, infatti, si distingue per la sua efficacia e convenienza fra tutti i test allergologici in quanto è basato su una tecnologia innovativa.

Interpretazione dei risultati: capire cosa significano per la tua dieta

Una volta effettuati i test allergeni alimentari, il passo successivo è interpretare correttamente i risultati, un aspetto fondamentale che determinerà le modifiche necessarie nella tua dieta. È cruciale comprendere che un risultato positivo non significa sempre che dovrai eliminare completamente un alimento dalla tua vita. In realtà, la severità della reazione allergica e la frequenza con cui entri in contatto con l’allergene sono fattori chiave da considerare nella personalizzazione della tua dieta.

Alcuni individui potrebbero scoprire di essere in grado di tollerare piccole quantità dell’allergene senza provocare sintomi, mentre per altri anche una minima esposizione può scatenare reazioni severe. Affiancare i risultati dei test a una visita allergologica alimentare consente di ottenere un quadro completo e di elaborare un piano alimentare su misura che garantisca sicurezza e benessere.

La conoscenza approfondita del proprio profilo allergico apre la porta a una gestione più efficace delle allergie alimentari, permettendoti di vivere una vita più serena e meno limitata dalle restrizioni dietetiche.

Ricorda, l’interpretazione dei risultati dei test per allergie alimentari è solo l’inizio del tuo viaggio verso una migliore comprensione e gestione delle tue allergie.

Un approccio informato e proattivo è fondamentale per garantire che la tua dieta sia non solo sicura, ma anche piacevole, sostenibile e nutrizionalmente bilanciata.

Allergie alimentari e test: domande e risposte

Quali sono gli allergeni alimentari più comuni?
Gli allergeni alimentari più comuni includono arachidi, noci, latte, uova, grano, soia, pesce e crostacei. Tuttavia, le persone possono essere allergiche a una vasta gamma di alimenti, quindi è importante consultare un allergologo per una valutazione accurata delle proprie allergie o presunte tali (potrebbero essere intolleranze).

Possono le allergie alimentari svanire nel tempo?
Sì, in alcuni casi le allergie alimentari possono diminuire o scomparire nel corso del tempo, specialmente nelle persone più giovani. Tuttavia, alcune allergie alimentari possono durare per tutta la vita. È importante consultare un allergologo per una valutazione completa e una gestione appropriata delle allergie alimentari.

Cosa devo fare se sospetto di avere un’allergia alimentare?
Se sospetti di avere un’allergia alimentare, consulta un allergologo o un medico specializzato in allergie. Il medico può eseguire test diagnostici per confermare la presenza di un’allergia alimentare e sviluppare un piano di gestione personalizzato per aiutarti a gestire la condizione.

Possono i test per allergeni alimentari prevedere tutte le allergie alimentari?
I test per allergeni alimentari possono individuare la presenza di specifiche allergie alimentari, ma non possono prevedere tutte le possibili reazioni allergiche. È importante seguire le indicazioni del medico e sottoporsi a una valutazione completa per una diagnosi accurata e una gestione efficace delle allergie alimentari.

Diamo il benvenuto alla dr. ssa Monica Rognini

Diamo il Benvenuto alla dr.ssa Monica Rognini – Medicina estetica

Esegue trattamenti con Tossina botulinica, Filler, Rinofiller, Mesoterapia, Trattamento con microelettrobisturi per macchie cutanee e fibromi cutanei, Blefaroplastica non chirurgica e Biorivitalizzazione con ago.

E’ possibile prenotare una prima visita gratuita al numero 050 8068201

La visita ENDOCRINOLOGICA

La visita ENDOCRINOLOGICA

La visita endocrinologica è un passaggio fondamentale per arrivare ad una corretta diagnosi di disturbi dell’apparato endocrino, nonché per attuare le relative terapie.

Ma cos’è l’endocrinologia..

L’endocrinologia è quella branca della medicina che ha come oggetto di studio e di cura le ghiandole endocrine, cioè quelle che producono ormoni e li rilasciano nel flusso della circolazione sanguigna. Tra le ghiandole endocrine ricordiamo: tiroide, paratiroidi, ipofisi, ghiandole surrenali, pancreas e gonadi (testicolo e ovaio).

Le ghiandole endocrine, nel loro complesso, sono una componente essenziale del sistema endocrino, che garantisce il corretto funzionamento di tutti gli organi ed apparati che compongono il corpo umano. Ad esempio, è compito degli ormoni regolare la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca. E sono sempre gli ormoni a svolgere un ruolo centrale nella crescita fisica e nella capacità riproduttiva, sia degli uomini che delle donne.

Di cosa si occupa l’endocrinologo..

L’endocrinologo è il medico che si occupa della diagnosi e della terapia di patologie collegate allo scorretto funzionamento delle ghiandole endocrine e quindi dell’apparato endocrino.

Nell’ambito di azione dell’endocrinologo rientrano:

  • Ipertiroidismo e ipotiroidismo

  • Iperparatiroidismo e ipoparatiroidismo

  • Noduli alla tiroide

  • Osteoporosi

  • Alterazioni dell’ipofisi

  • Alterazioni delle ghiandole surrenali

  • Diabete
  • Insulino resistenza
  • Disturbi del metabolismo
  • Tumori delle ghiandole
  • Infertilità
  • Alterazioni del ciclo mestruale e disturbi connessi con la menopausa.

Come si svolge una visita endocrinologica..

In presenza di sintomi che fanno sospettare un problema al sistema endocrino o di familiarità con questo tipo di patologie, è bene sottoporsi a visita endocrinologica.

Della sintomatologia a cui prestare attenzione fanno parte:

  • Aumento dei livelli di zuccheri nel sangue (diabete mellito)

  • Aumento dei livelli di colesterolo e altri lipidi

  • Sbalzi di umore, problemi di concentrazione, stanchezza inspiegata

  • Variazione significativa ed ingiustificata di peso

  • Ansia, tremori, battito cardiaco accelerato,

  • Lesioni nodulari

  • Perdita di capelli, di peli, sensazione persistente di freddo, battito cardiaco rallentato

  • Problemi di ciclo mestruale, calo del desiderio sessuale, problemi nella sfera sessuale

  • Problemi di pressione arteriosa non controllata dai farmaci assunti

  • Problemi di osteopenia e osteoporosi

Lo scopo della visita endocrinologica è proprio quello di individuare eventuali disfunzioni nella produzione di ormoni. Non è particolarmente lunga né invasiva e di solito è preceduta dalla richiesta, da parte dell’endocrinologo, di sottoporsi a particolari esami del sangue.

Ha una durata di circa mezz’ora e prevede le seguenti fasi:

  • raccolta delle informazioni utili per pervenire ad un’anamnesi;

  • registrazione di dati rilevanti;

  • lettura dei risultati delle analisi del sangue;

  • eventuale ecografia alla tiroide (se ritenuta necessaria);

  • prescrizione di eventuali ulteriori accertamenti da eseguire (esami di laboratorio, test ormonali, agoaspirato alla tiroide, TC o risonanza magnetica).

Norme Di Preparazione

Prima della visita, è importante prepararsi adeguatamente. In primo luogo, è importante portare con sé tutti i referti medici precedenti, specialmente di Visita Endocrinologiche precedenti, in modo che l’Endocrinologo possa avere una panoramica completa della tua storia clinica. Se si sono effettuati degli esami del sangue, è importante portare con sé i risultati.

Non è necessario interrompere l’assunzione di farmaci o integratori prima della visita ma è importante informare l’endocrinologo della loro assunzione, che valuterà se sarà necessario interromperne l’assunzione in caso di necessità per l’esecuzione di alcuni test.

Chi si rivolge all’ENDOCRINOLOGO?

L’endocrinologo ha per pazienti tutti quegli individui che soffrono di una condizione caratterizzata da uno squilibrio ormonale; ricordando il rapporto tra ormoni e ghiandole endocrine, in termini pratici l’endocrinologo può avere in cura:

  • Persone affette da diabete mellito. Il diabete mellito, o più semplicemente diabete, è una malattia metabolica conseguente a un calo di attività dell’insulina, un ormone secreto dalle cellule beta delle isole di Langerhans del pancreas.

  • Persone affette da una malattia della tiroide. Tra le malattie della tiroide, figurano: l’ipertiroidismo, l’ipotiroidismo, il gozzo, i noduli tiroidei e la tiroidite.

  • Individui con una neoplasia a carico di una ghiandola endocrina. Le neoplasie che colpiscono le ghiandole endocrine hanno come normale conseguenza il malfunzionamento delle ghiandole endocrine stesse; per esempio, i tumori dell’ipofisi alterano l’attività ormonale di quest’ultima, con ripercussioni, a seconda della regione ipofisaria coinvolta, su: crescita, sviluppo sessuale, funzionalità delle gonadi, metabolismo ecc.

  • Individui affetti da infertilità dovuta a ipogonadismo. Ipogonadismo è il termine medico che indica una riduzione più o meno marcata dell’attività funzionale delle gonadi; rappresentate dai testicoli nell’uomo e dalle ovaie nella donna, le gonadi sono le ghiandole endocrine deputate alla produzione delle cellule sessuali (spermatozoi, nell’uomo, e cellula uovo, nella donna) e degli ormoni sessuali

  • Soggetti con un problema di crescita. È possibile suddividere i problemi di crescita in due grandi categorie: il nanismo, in cui c’è un difetto di sviluppo staturale, e il gigantismo, in cui c’è un eccesso di sviluppo staturale.

  • Donne con problemi correlati alla menopausa. La menopausa è quel periodo fisiologico (quindi naturale e non patologico) della vita di una donna, collocato tra la fine dei 40 anni e l’inizio dei 50 (l’età media è 51 anni), che segna la fine della fertilità femminile nonché del ripetersi delle mestruazioni.
    Caratterizzata da profondi cambiamenti ormonali, la menopausa diviene una condizione problematica, per la quale vale la pena contattare un endocrinologo, quando causa sintomi molto intensi (normalmente produce una sintomatologia fastidiosa, ma tollerabile) o quando si verifica prima dell’età canonica (
    menopausa precoce).

  • Soggetti con osteoporosi. L’osteoporosi è una comune malattia sistemica dello scheletro, che provoca un forte indebolimento delle ossa e, in conseguenza di ciò, predispone alle fratture.
    L’osteoporosi interessa l’endocrinologo, quando dipende da uno squilibrio di alcuni ormoni essenziali per il
    benessere delle ossa.

  • Persone con una dislipidemia. Il termine “dislipidemia” indica una qualsiasi anomalia significativa dei lipidi presenti nel sangue.
    Le dislipidemie (tra cui si segnalano l’
    ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia) sono oggetto d’interesse per l’endocrinologo, perché comportano un innalzamento dei livelli ematici di cortisolo, il quale è la componente fondamentale per la sintesi degli ormoni steroidei.

  • Giovani protagonisti di una pubertà precoce o di una pubertà anticipata. La pubertà è quel periodo di vita dell’essere umano, in cui avviene lo sviluppo sessuale, la maturazione delle gonadi e una serie di modificazioni psicologiche e comportamentali, come per esempio lo sviluppo della pulsione sessuale.

  • Nel maschio, la pubertà inizia generalmente attorno ai 13 anni e termina all’età di circa 17 anni; nella femmina, invece, ha inizio all’incirca a 11 anni e si conclude tra i 15 e i 16 anni.
    La pubertà è detta precoce quando avviene prima degli 9 anni, nei maschi, e prima degli 8 anni, nelle femmine, mentre è definita anticipata quando si verifica poco dopo i 9 anni, nei maschi, e poco dopo gli 8 anni, nelle femmine.

  • Donne affette da irsutismo. I medici parlano di irsutismo quando, nella donna, compaiono peli duri e grossolani in quei distretti del corpo che, normalmente, sono ricoperti da peluria soltanto nell’uomo (labbro superiore, mento, addome, schiena, intorno all’areola del capezzolo, petto centrale).

  • Soggetti affetti da morbo di Addison. Conosciuto anche come insufficienza surrenalica cronica, il morbo di Addison è la condizione medica risultante dall’incapacità dei surreni di produrre, nelle giuste quantità, gli ormoni corticosteroidi.

  • Persone con malattie genetiche che interferiscono con l’attività di certi ormoni o di certe ghiandole endocrine. Tra le malattie genetiche con tali conseguenze, meritano una citazione: la sindrome di Klinefelter, la sindrome di Turner, l’acondroplasia, la sindrome di Marfan e la sindrome di Sotos.

Presso gli STUDI MEDICI SAN MICHELE puoi

prenotare la tua visita endocrinologica

con la Dottoressa Loredana Lorusso.

Chiama il numero 05080682 o scrivi a info@studimedicisanmichele.it

Attivo il Centro Prelievi

Il nostro centro prelievi è disponibile nei giorni Lunedì, Giovedì e Sabato dalle ore 7.30 alle ore 9.30 con personale infermieristico specializzato, senza liste d’attesa e su appuntamento, con prezzi assimilabili a quelli del ticket.

E’ possibile ricevere informazioni, preventivi ed effettuare prenotazioni chiamando al numero 050 8068 201.

Giornata Ecografia mammaria e tiroidea

Effettuare con regolarità esami di diagnostica come le ecografie permette di facilitare la prevenzione o curare con tempestività malattie che potrebbero avere esiti gravi. In caso di sintomi ricorrenti, noduli o familiarità con alcune malattie del seno o della tiroide è importante sottoporsi ad ecografia, un esame semplice e non invasivo, ma fondamentale per la salute della donna.

Martedì 19 Marzo 2024, presso gli Studi Medici San Michele, in Viale 2 Giugno 19 a Casciavola, in collaborazione con il dr. Luca Grassi, si svolgerà una giornata promozionale in cui sarà possibile effettuare ecografia mammaria + ecografia tiroidea a soli 70 euro.

Prenota il tuo appuntamento al numero 050 8068201.

La biorisonanza, tecnica del futuro

Presso gli Studi Medici San Michele è possibile sottoporsi al test di biorisonanza quantistica per ottenere un quadro generale della propria salute. Ma chiediamo alla Naturopata Fulvia Montali, specializzata in tecniche di rilassamento immaginative, medicina psicosomatica e operatore certificato di biorisonanza, di cosa si tratta:

La fisica quantistica negli ultimi anni ha messo a punto una nuova tecnologia incredibilmente utile in campo olistico, che fornisce strumenti per la valutazione del campo energetico umano e permette di ripristinare lo stato ottimale di ogni individuo”

Come viene effettuato il test?

Nella voce sono presenti le frequenze di tutto il corpo. Con l’ analisi della frequenza della voce e dell’immagine della persona, si possono valutare eventuali squilibri a livello fisico, della mente ed emotivo e sensibilità ad alimenti o sostanze, ma anche i meridiani, il livello di stress, carenze di vitamine o minerali e molto altro.”

Quindi analizzando la voce di una persona è possibile aiutarla a comprendere le cause di eventuali disturbi?

Non solo. Dopo l’analisi verrà generata una frequenza che permetterà di riorientare le cellule verso la loro vibrazione originale, quella che determina lo stato di equilibrio e di salute. Questa frequenza può essere riascoltata dalla persona durante la seduta stessa facendo esperienza di rilassamento e riequilibrio”.

E dopo la seduta la persona potrà riascoltare la sua frequenza?

Certamente, verrà rilasciata la frequenza personalizzata il cui ascolto consentirà l’armonizzazione con vibrazioni sonore, un primo passo verso l’autoguarigione a livello energetico e vibrazionale.”

Vi invitiamo quindi a venire a provare il test di biorisonanza, avrete a disposizione la vostra personale frequenza da riascoltare a casa per due settimane.

Per info e appuntamenti telefonare 050 806 8201